Microclima e illuminazione


MICROCLIMA
    La B.T.S. s.r.l. svolge la valutazione del MICROCLIMA in ambiente di lavoro nel rispetto del seguente schema:

    Misurazione presso le postazioni di lavoro, con centralina computerizzata, dei seguenti parametri microclimatici:
  • temperatura effettiva
  • voto medio previsto
  • temperatura effettiva orretta
  • percentuale di  insodisfatti
  • indice temperatura bulbo umido-globotermometrica

  • Valutazione con software dedicato degli indici microclimatici:
  • velocità dell’aria
  • temperatura a bulbo secco e umido
  • umidità assoluta e relativa
  • temperatura globotermometrica

  • Relazione tecnica contenente:
  • lay-out aziendale
  • dati  riguardanti ogni punto di misura
  • dati tecnici sulla stumentazione utilizzata 
  • calcolo degli indici microclimatici
  • criteri e metodi adottati per le
  • misurazioni e la valutazione 
  • commento dei risultati

Definizione
    Il microclima é l’insieme dei fattori (es. temperatura, umidità, velocità dell’aria) che regolano le condizioni climatiche di un ambiente chiuso o semi-chiuso come ad esempio un ambiente di lavoro. Considerando che la maggior parte della popolazione urbana trascorre il 75-80% del tempo all'interno di edifici chiusi, è facilmente intuibile quale importanza rivesta la qualità del microclima per il benessere dell'uomo. L'organismo umano deve mantenere sempre una costanza termica; variazioni della temperatura oltre i normali limiti determinano sofferenze delle principali funzioni fisiologiche con ripercussioni più o meno gravi sulle capacità lavorative e, in condizioni estreme, a manifestazioni patologiche. Il corpo umano deve inoltre difendersi dal calore assunto dall'ambiente, o dal calore emanato per radiazione da oggetti con temperatura superiore alla propria (masse più calde, sole, suolo riscaldato, ecc.). E' chiaro quindi che la temperatura dell'aria e la presenza di masse radianti rivestono grande importanza nella valutazione del microclima.

    Microclima in ambienti moderati
    Gli ambienti moderati sono caratterizzati innanzitutto dal fatto che impongono un moderato grado di intervento alla termoregolazione corporea e che vi risulta facilmente realizzata la condizione di omeotermia (equilibrio termico tra corpo e ambiente) del soggetto.

    Microclima in ambienti caldi
    Gli ambienti caldi sono caratterizzati da un notevole intervento del sistema di termoregolazione umano al fine di diminuire l’accumulo di calore nel corpo. Le caratteristiche degli ambienti caldi sono (negli ambienti di lavoro):
  • valori elevati di temperatura in relazione alle caratteristiche dell’attività svolta e del vestiario indossato dagli operatori 
  • possibili alti valori di umidità relativa dell’aria e richiedenti un considerevole scambio termico per sudorazione al fine di conservare l’omeotermia 
  • variabilità della temperatura e dell’umidità da postazione a postazione di lavoro 
  • disuniformità del livello di impegno fisico richiesto e del vestiario indossato dagli operatori.

  • Indici
    Per una valutazione dei parametri microclimatici, la sensazione soggettiva di benessere non dipende da uno solo dei relativi fattori ambientali (temperatura, umidità, velocità dell’aria ecc.), bensì dalla loro combinazione. Per esprimere questo concetto, sono stati quindi studiati vari indici microclimatici.

    Obblighi
    Non esistono al momento attuale delle norme precise che prevedano dei limiti fissi, salvo che per alcune lavorazioni particolari; viene sempre prospettata la necessità generica di assicurare ai lavoratori un certo benessere termico anche in funzione del lavoro svolto. In molti articoli di varie leggi e decreti vengono comunque date delle indicazioni circa le caratteristiche del microclima negli ambienti di lavoro. A titolo indicativo, si riporta la seguente tabella di riferimento suggerita dagli standard internazionali

    Tipo di lavoro effettuato Temperatura ottimale Grado di umidità Velocità dell'aria (m/s)
    Lavoro intellettuale o lavoro fisico leggero in posizione seduta Da 18 a 24°C Dal 40 al 70% 0,1
    Lavoro fisico di medio impegno Da 17 a 22°C Dal 40 al 70% Da 0,1 a 0,2
    Lavoro fisico impegnativo Da 15 a 21 °C Dal 30 al 65% Da 0,4 a 0,5
    Lavoro fisico molto impegnativo Da 12 a 18 °C Dal 20 al 60% Da 1 a 1,5

ILLUMINAZIONE
    La B.T.S. s.r.l. svolge la valutazione dell'ILLUMINAZIONE in ambiente di lavoro nel rispetto del seguente schema:
  • Misurazione del livello di illuminamento rilevato presso le postazioni di lavoro
  • Relazione tecnica contenente:
  • lay-out aziendale  dati  riguardanti ogni punto di misura
  • dati tecnici sulla stumentazione utilizzata
  • criteri e metodi adottati per le misurazioni
  • commento dei risultati

Definizione
    L’illuminazione rappresenta uno dei principali fattori ambientali atti ad assicurare il benessere nei luoghi di lavoro. Una corretta illuminazione, oltre a contribuire all'incremento della produttività, riveste grande importanza nella prevenzione degli infortuni sul lavoro. Valori di illuminazione errati, sia in difetto che in eccesso, oltre ad agire negativamente sulla componente psichica del lavoratore con disaffezione dal lavoro e conseguente scadimento delle capacità lavorative, possono produrre disfunzioni dell'organo della vista. L’illuminazione dei luoghi di lavoro deve essere ottenuta per quanto è possibile con luce naturale poiché essa è più gradita all’occhio umano, e quindi meno affaticante e possiede una discreta azione germicida grazie alla sua componente ultravioletta. In ogni caso, tutti i locali e i luoghi di lavoro devono essere dotati di adeguata luce artificiale per la sicurezza e la salute dei lavoratori. La luce solare diretta è sconsigliabile negli ambienti di lavoro in quanto determina abbagliamento o fastidiosi riflessi. L’illuminazione naturale non diretta (quella cioè riflessa dalla volta celeste) è più adatta; l’ideale è quella proveniente da nord in quanto è più uniforme, per tale motivo le fabbriche, almeno fino ad alcuni anni fa, avevano il tetto a dente di sega o a sella.

Valori Limite
    L’illuminazione degli ambienti di lavoro (espressa in lux) deve essere ovviamente valutata sulla base delle varie attività lavorative. Confronto con i nuovi standard europei (valori espressi in lux)

    Locali o tipo di lavoro
    Vecchie disposizioni del DPR 303/56
    Standards europei
    Deposito
    10
    100-200
    Aree di passaggio
    20
    100-200
    Lavori grossolani
    40
    200-400
    Lavori di media finezza (illuminazione generale)
    20
    200-400
    Lavori di media finezza (illuminazione localizzata)
    100
    1000-2000
    Lavori fini (illuminazione generale)
    40
    400-800
    Lavori fini (illuminazione localizzata)
    200
    2000-4000
    Lavori finissimi (illuminazione generale)
    60
    800-1200
    Lavori finissimi (illuminazione localizzata)
    300
    4000-6000

    Le norme tecniche riportano le seguenti indicazioni :
  • Misurazione del livello di illuminamento rilevato presso le postazioni di lavoro
  • L’illuminamento, all’interno di uno stesso locale di lavoro, deve essere il più possibile uniforme, in modo che l’occhio dell’operatore non venga costretto a continui adattamenti alle diverse luminosità.
  • Nelle aree di un locale di lavoro, che non sono sede del compito visivo, il valore medio dell’illuminamento non deve essere mai minore di un terzo del valore medio dell’illuminamento nella zona sede del compito visivo.
  • Nel caso di due locali adiacenti, il rapporto tra l’illuminamento medio del locale più illuminato e quello del locale meno illuminato non deve essere maggiore di 5.
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