Radon


MISURE DI CONCENTRAZIONE DI RADON IN ARIA NEI LUOGHI DI LAVORO SOTTERRANEI (Capo III bis del D.Lgs.230/95, modificato e integrato dal D.Lgs.241/2000 e dal D.Lgs 257/2001)
    La B.T.S. s.r.l. in merito alla problematica del gas radon in ambiente di lavoro offre i seguenti servizi:
  • Indagine e sopralluoghi nei siti;
  • Individuazione del numero delle misure e scelta dell’ubicazione dei rilevatori passivi;
  • Posizionamento e ritiro dei rilevatori;
  • Determinazione e certificazione della concentrazione misurata;
  • Rapporto tecnico per la valutazione della concentrazione media annua del gas Radon.

  • L’effettuazione delle attività avviene secondo quanto indicato nelle Linee guida per le misure di concentrazione di radon in aria nei luoghi di lavoro sotterranei approvate il 6 febbraio 2003 dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province Autonome. Il numero definitivo dei dosimetri è stato definito secondo i tempi di permanenza nei luoghi sotterranei e delle loro destinazioni d’uso e secondo le Linee guida per le misure di concentrazione di radon in aria nei luoghi di lavoro sotterranei approvate il 6 febbraio 2003 dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province Autonome:

    Categoria Numero di misure raccomandato
    A: Locali separati di piccole dimensioni (inferiori a 50 mq) Una misura in ciascun locale
    B: Ambienti di medie e grandi dimensioni Una misura ogni 100 q di superficie

    I dosimetri impiegati per effettuare le misure di radon dovranno essere posizionati ad una altezza compresa fra circa 1 e 3 metri, in un'area lontana dalle fonti di calore e di ricambio d'aria.

    COLLABORATORI:
    GEOEX

Radon un grave pericolo per la salute
    Il radon è un elemento chimico radioattivo appartenente alla famiglia dei cosiddetti gas nobili o inerti. Viene generato dal decadimento nucleare del radio che a sua volta proviene dall'uranio. Questi elementi sono presenti, in quantità molto variabile, in tutta la crosta terrestre; ma mentre il radio e l'uranio sono elementi solidi, il radon, in quanto gas, è in grado di muoversi e di fuoriuscire dal terreno (o dai materiali da costruzione o anche dall'acqua). All'aria aperta il radon si disperde rapidamente; nei luoghi chiusi, invece, si accumula e può raggiungere concentrazioni molto pericolose per la salute, dando inizio a un processo cancerogeno a carico dell'apparato respiratorio. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito il radon nel gruppo 1 in cui sono elencate le 75 sostanze fino ad oggi classificate come sicuramente cancerogene. Per tutelare la popolazione contro questo pericolo, la Comunità Europea e singoli Paesi hanno fissato dei livelli di riferimento per le abitazioni e per gli ambienti di lavoro al di sotto dei quali ritengono il rischio accettabile. Al di sopra di questi valori, invece, suggeriscono e in alcuni casi impongono di adottare provvedimenti per la riduzione dell'esposizione. Uno tra i piú recenti e autorevoli studi americani di valutazione della stima dell'incidenza di tumori polmonari eseguito dal National Academy of Science americano (Nas) ha rivelato che il radon rappresenta, dopo il fumo, la seconda causa di morte per tumore polmonare. Esso contribuisce all'incirca al 10% dei tumori polmonari negli Usa. Analoghe stime sono state effettuate in altri Paesi (vedi tabella A).
Tabella A - Casi di tumore polmonare attribuiti al radon in alcuni Paesi
    Nazioni Popolazione casi/anno totali di tumori polmonari Concentrazioni medie annualibq/m3 Stima tumori polmonari attribuiti al radon
    USA 220.000.000 157.000 46 15.000
    Regno Unito 57.700.000 40.000 20 2.000
    Svezia 8.700.000 3.000 108 900
    Italia 57.100.000 36.000 75 4.000

Radonalpha Radon Monitor
    I dosimetri Radon RadonAlpha sono misuratori di tracce alfa che registrano il contenuto di radioattivita' alfa presente in locali, stanze, ambienti, pozzi e costruzioni di ogni genere. Essi sono basati su pellicola Kodak LR-115 SSNT (Solid State Nuclear Track). La pellicola LR 115, ben nota nel mondo scientifico ha un coating di speciale nitrocellulosa da 12 micron su una base di poliestere da 100 micron. I rilevatori RadonAlpha sono definiti passivi, in quanto non hanno bisogno di essere alimentati elettricamente. A differenza di tutti gli altri dosimetri a tracce i Radonalpha possono essere utilizzati sia in versione filtrata che non filtrata e consentire quindi la determinazione del Fattore di Equilibrio. Le pellicole Dosi-Film contenute nei Radonalpha vengono analizzate presso il laboratorio Europeo di Lognes che assicura i piu' alti standard di misura oggi disponibili nel mondo. Il Laboratorio partecipa assiduamente agli esercizi di Interconfronto dell' NRPB con eccellenti risultati. CARATTERISTICHE Il rilevatore deve essere restituito per l'analisi al laboratorio Kodak tramite il rivenditore locale. Il film LR 115 e' il solo materiale industriale che non e' sensibile alla radioattivita' delle particelle deposte sulla sua superficie; pertanto non bisogna preoccuparsi circa la polverosita' dell'ambiente durante il periodo di esposizione. Dopo 30 giorni di esposizione la sensibilita' e' di 7 Bequerel/m3 pari a 0,2 pCi/l di gas Radon. L'esposizione puo' variare da dieci giorni ad un anno in funzione delle specifiche richieste dal rilievo. Il rilevatore Radonalpha e' semplice da usare; la registrazione di radioattivita' alfa inizia non appena si apre il box e si arresta completamente quando il box e' chiuso.
  • Il rilevatore chiuso nel suo box ha un tempo di conservazione praticamente illimitato a temperatura ambiente. Dopo l'esposizione non c'e' pericolo di perdere la registrazione.
  • Il film e' sensibile alle impronte digitali; e' pertanto consigliabile di non toccare la parte sensibile con le dita.
  • Conservare a temperatura ambiente. Il film e' praticamente insensibile all'umidita'.
  • Non esporre il box aperto ai raggi diretti del sole ne' esporre a temperature superiori ai 60°C.


  • Il prezzo di acquisto del rilevatore e' comprensivo delle spese di sviluppo ed invio del certificato di analisi che e' a cura del Laboratorio Italiano.

Scadenze e riferimenti normativi
    Termine ultimo(^) Articolo (*) Descrizione dell’obbligo
    28 febbraio 2001 37, 1° (°) Si insedia la Sezione speciale della Commissione ministeriale ex art. 9 per le esposizioni a sorgenti naturali, art. 10-septies, comma 1.
    1° marzo 2002 10-septies, comma 2 La Commissione ministeriale emana le linee guida per la effettuazione delle misure radon di cui all'art. 10-septies, comma 2.
    1° marzo 2002 37,2 (°), 37,4 (°) Inizia la campagna di misure, seguendo linee guida, per nuove attività e per quelle in corso, e terminarla entro 2 anni, art. 10-ter, comma 1, e all. I-bis.
    28 febbraio 2003 10-septies, comma 2 La Commissione ministeriale emana linee guida per misure nelle attività a rischio di esposizione a sorgenti naturali (diverse da radon), art. 10-septies e all. I-bis.
    31 agosto 2003 37,3° (°), 37,4° (°) Inizia la campagna di misure esposizione a sorgenti naturali (diverse dal radon) per nuove attività e per quelle in corso; dà 2 anni di tempo per procedere alle misurazioni, seguendo le linee guida, a partire da questa data, art. 10-ter, comma 3, e all. I-bis.
    1° marzo 2004 37,2 (°), 37,4 (°) Termina la campagna di misure di radon nei luoghi di lavoro, art. 10-ter,comma 1, e all. I-bis,
    31 agosto 2005 37,3° (°), 37,4° (°) Termina la campagna di misure esposizione a sorgenti naturali diverse dal radon, art. 10-ter, comma 3, e all. I-bis.
    31 agosto 2005 37,5° (°) Individuazione, da parte di regioni e province autonome, delle aree ad elevato rischio radon dove estendere le misure a luoghi di lavoro diversi dagli interrati.

    Note:
  • (^) si intende il termine massimo entro il quale deve essere applicata la disposizione;
  • (*) articoli del D.Lgs. n. 230/1995 così come modificato dal D.Lgs. n. 241/2000;
  • (°) riferiti al D.Lgs. n. 241/2000.
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