Movimenti ripetitivi


VALUTAZIONE RISCHIO MOVIMENTI RIPETITIVI:I nostri servizi
    La B.T.S. s.r.l. in merito alla problematica della valutazione dei movimenti ripetitivi in ambiente di lavoro offre i seguenti servizi:
  • Formazione ed informazione dei lavoratori
  • Valutazione del rischio tramite metodo OCRA

  • I disordini muscolo-scheletrici degli arti superiori legati all’attività lavorativa, generalmente riassunti nell’acronimo inglese UL WMSD, possono essere provocati “dall’azione sinergica di più fattori di rischio”. Tra questi il documento Contarp riporta a titolo esemplificativo:
  • l’alta frequenza dei movimenti ripetitivi;
  • la forza applicata
  • l’incongruità delle posture assunte;
  • i tempi di recupero inadeguati;
  • la compressione delle strutture anatomiche;
  • la presenza di esposizione a vibrazioni;
  • gli strumenti di lavoro non ergonomici;
  • l'uso di guanti;

  • Tuttavia questi fattori e la loro sinergia vengono considerati diversamente dai metodi utilizzati per valutare il rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori. Ad esempio non si conoscono ancora le “modalità fisiopatologiche attraverso cui si determinano i UL WMSD (tendiniti, tenovaginiti, tendinosi, sindromi neurologiche periferiche da intrappolamento, ecc.)” e pertanto ad oggi “non esistono metodi di valutazione del rischio unanimemente riconosciuti”. metodi.

    Check List OCRA prende in considerazione numerosi fattori di rischio, non attribuisce particolari differenze riguardo al peso di ciascuno e prevede una valutazione in funzione del tempo di alcuni di questi (i fattori “vengono considerati solo se di durata almeno pari ad 1/3 del ciclo”). Questo metodo “consente di valutare un indice complessivo nel caso di più compiti svolti durante il turno di lavoro”.

    Strain Index, che si applica solo alla zona distale degli arti superiori (mano, polso, avambraccio), stima invece 6 variabili lavorative: “intensità della forza richiesta, durata dello sforzo, numero degli sforzi eseguiti al minuto, postura del polso e della mano, velocità di lavoro, durata del compito nella giornata di lavoro”. In questo metodo, di facile utilizzo ma che non tiene conto del fattore postura e di altri fattori complementari, “l’intensità della forza ha un maggior peso sul punteggio finale”. I fattori che prende in considerazione Check List OSHA, un altro “metodo semplice e di rapida applicazione”, sono: “ripetitività dei movimenti, forza, postura, vibrazioni, microclima, alcuni elementi dell’organizzazione del lavoro”. Questo metodo “non tiene conto dei tempi di recupero”. TLV ACGIH fornisce invece dei valori da “confrontare con un livello di azione e un livello massimo prendendo in considerazione i due fattori di rischio forza e frequenza”. In questo caso sono analizzabili solo compiti lavorativi singoli di almeno 4 ore per turno e non si può dunque valutare “l’esposizione di lavoratori adibiti a più compiti ripetitivi (esposizione per mansione)”.
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