Agricoltura


VALUTAZIONE RISCHI NEL COMPARTO AGRICOLO:I nostri servizi
    I Consulenti B.T.S. s.r.l. si interfacciano con le varie funzioni aziendali utilizzando metodologie e procedure ormai consolidate, pianificando interventi correttivi studiati su misura per le specifiche esigenze dell'azienda agricola, nel rispetto della normativa vigente. Il conferimento d'incarico esterno come Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, la redazione del Documento di Valutazione del Rischio per mansione, Piano d'Emergenza, Indagine Fonometrica, pratiche per il rilascio del Certificato Prevenzione Incendi,  sono solo alcuni dei servizi che B.T.S. s.r.l è in grado di potere offrire per garantire un'assistenza efficiente e continuativa nel tempo.

VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE AZIENDE AGRICOLE
    Il Codice Civile, prima di qualsiasi altra legge specifica in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, prevede l’obbligo di sicurezza a carico di tutti i titolari d'impresa agricola, nei confronti dei propri lavoratori. L'art. 2087 del codice civile dice: "(Tutela delle condizioni di lavoro) - L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro". Oltre alla legislazione dedicata, il d.lgs. 81/2008, che impone gli obblighi a carico dei datori di lavoro verso i lavoratori subordinati, esiste un obbligo generale, imposto dal codice civile, a carico dell'imprenditore di tutelare tutti i soggetti che in una certa maniera hanno a che fare con i luoghi di lavoro. Se l’imprenditore agricolo non si adopera in maniera conforme è soggetto a conseguenze di carattere penale e a sanzioni amministrative. Inoltre, l'imprenditore agricolo può essere chiamato a risarcire il danno causato dalla sua inadempienza all'infortunato, chiunque esso sia, in virtù dell'art. 2043 del codice civile: "Qualunque fatto, doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno". Emerge così, la  responsabilità civile dell'imprenditore. L'INAIL, in caso di infortunio o malattia professionale, deve automaticamente erogare le prestazioni economiche previste dalla legge, a questo punto se l’infortunato è un soggetto rientrante nell’obbligo assicurativo, può esercitare verso l'imprenditore civilmente responsabile, il cosiddetto "diritto di regresso": in questo caso l'imprenditore dovrà risarcire l'INAIL per le somme da essa pagate a titolo d'indennità all'infortunato. Il legislatore ha previsto regole particolari per le imprese medie e piccole che operano nel settore agricolo; per tenere conto della specificità del settore, nel quale molte aziende si avvalgono di lavoro subordinato anche solo per pochissime giornate nell’anno, entro il 90 giorni dall’entrata in vigore del D.Lgs 81/08 (ovvero entro il 12 agosto 2008), era prevista l’emanazione di disposizioni specifiche che avrebbero dovuto semplificare gli adempimenti relativi quantomeno alle fasi obbligatorie di informazione, formazione e sorveglianza sanitaria previsti dal D.Lgs; tali semplificazioni, ove emanate, saranno valide per le sole imprese che impiegano lavoratori stagionali, ciascuno dei quali non superi le 50 giornate lavorative e per un numero complessivo di lavoratori compatibile con gli ordinamenti colturali aziendali.

ADEMPIMENTI PER I COLTIVATORI DIRETTI e loro familiari
    Per quanto riguarda i piccoli imprenditori di cui all’art. 2083 del codice civile (coltivatori diretti) e i soci delle società semplici attive nel settore agricolo, I collaboratori dell’imprenditore agricolo: il coniuge, i parenti entro il 3° grado e gli affini entro il 2° grado; nei loro confronti il D.Lgs 81/2008 stabilisce che devono applicarsi esclusivamente le disposizioni dell’art. 21, che prevede l’obbligo di:
  • utilizzare attrezzature conformi alle disposizioni del titolo III (uso delle attrezzature di lavoro)
  • proteggersi con D.P.I. adeguati e conformi alle disposizioni specifiche
  • munirsi di tessera di riconoscimento corredata di fotografia e delle proprie generalità (solo se svolgono lavori in appalto o subappalto).
  • Con oneri a proprio carico, gli stessi soggetti “hanno facoltà” di:
  • beneficiare della sorveglianza sanitaria
  • partecipare a corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
  • Tali facoltà potrebbero diventare obblighi qualora richiesti dalle Regioni.  Se il Coltivatore Diretto instaura con un familiare un effettivo rapporto di lavoro subordinato; in tal caso si ricade nella situazione di obbligo di applicazione integrale del D.Lgs 81/2008.

    Le “prestazioni occasionali” normate dal D.Lgs. sono quelle definite “di tipo accessorio”, regolate dall’art. 3, comma 8 (es.: raccolta uva da parte di studenti e di pensionati); nei confronti dei lavoratori che le effettuano, ai sensi dell'articolo 70 e seguenti del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 e successive modificazioni e integrazioni, in applicazione della cosiddetta “Legge Biagi”, si applicano sia il D.Lgs che tutte le altre norme speciali vigenti in materia di sicurezza e tutela della salute.

VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE AZIENDE AGRICOLE
    Tutti gli imprenditori agricoli devono valutare i rischi presenti nella propria azienda; ciò avviene con la stesura di un documento che riporta tutte le fasi di analisi dei vari rischi.

    Il “DVR” documento di valutazione dei rischi, deve avere data certa e contenere:
  • una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l'attività lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa;
  • l'indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati;
  • il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza;
  • l'individuazione delle procedure per l'attuazione delle misure da realizzare, nonché dei diversi ruoli nell’ambito dell'organizzazione aziendale che devono provvedere a questo compito, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri;
  • l'indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del rischio;
  • l'individuazione delle mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici e che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento.
  • il documento deve altresì rispettare le indicazioni previste dalle specifiche norme sulla valutazione dei vari rischi specifici espressamente individuati nel Testo Unico e presenti in azienda (rischio da agenti fisici, da rumore, da vibrazione; rischi chimici; rischi biologici; rischi correlati agli incendi, alla movimentazione manuale dei carichi; ai comparti produttivi, ecc.).


DOCUMENTO DI COMPARTO PRODUTTIVO
    Si realizza l’analisi delle lavorazioni e della tecnica coltura per ogni comparto produttivo presente in azienda (colture erbacee, colture arboree, serre, oleificio, cantina, ecc.) e si redige il relativo documento per singolo settore produttivo.
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