Pesca


VALUTAZIONE RISCHI NEL COMPARTO PESCA:I nostri servizi
    I Consulenti B.T.S. s.r.l. si interfacciano con le varie funzioni aziendali utilizzando metodologie e procedure ormai consolidate, pianificando interventi correttivi studiati su misura per le specifiche esigenze delle aziende Ittiche, nel rispetto della normativa vigente. Il conferimento d'incarico esterno come Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, la redazione del Documento di Valutazione del Rischio per mansione, Piano d'Emergenza, Indagine Fonometrica, sono solo alcuni dei servizi che B.T.S. s.r.l è in grado di potere offrire per garantire un'assistenza efficiente e continuativa nel tempo.

DOCUMENTO DI COMPARTO PRODUTTIVO
    Vengono valutati i rischi delle singole mansioni del seguente ciclo produttivo

    Il ciclo produttivo di una impresa di pesca comprende due fasi principali valide per tutte, indipendentemente dal tipo di “mestiere” impiegato:
  • fase di trasferimento;
  • fase di pesca
  • Nel gergo di comparto entrambi costituiscono la «bordata», la cui durata è diversa per ogni tipo di pesca; essa varia dalle 24 ore per la pesca al traino da fondo, alle 12 ore per la pesca di prodotti massivi (volante e circuizione), alle 5 ore per la pesca delle vongole nonché alle 2 ore per la piccola pesca da posta. La durata assume una importanza fondamentale per l’esposizione ai rischi ambientali dovuti ai pericoli della navigazione ed ai pericoli insiti nelle situazioni e nelle condizioni pericolose di bordo. La fase di trasferimento, detta anche “alla vela”, è quella necessaria per portarsi dal porto di attracco alla zona di pesca e viceversa; la fase di pesca, invece, comprende due o tre sub-fasi, a seconda se trattasi di un attrezzo da pesca «statico» o «dinamico». A tale proposito, occorre fare riferimento alle definizioni ed alla classificazione stabilite dalla normativa che disciplina l’attività di pesca: la legge 14 luglio 1965, n°963 ed il suo decreto di attuazione (DPR 1639/68). Il termine statico o dinamico è riferito alla condizione operativa dell’attrezzo da pesca in mare che può essere una di quelle elencate nella tabella 1. Dalla suddetta condizione operativa dipendono i livelli e le tipologie di rischio per gli uomini di equipaggio, con particolare riferimento a quelli antinfortunistici. Tutti gli attrezzi da pesca devono essere prima calati in mare per poi essere recuperati a bordo e liberarli del pescato; per fare questo vengono utilizzate le macchine di coperta associate ad altre attrezzature varie, ma con tempistiche e modalità diverse in funzione del tipo di pesca esercitato. Da quanto brevemente esposto, è facile comprendere che identificare un solo ciclo produttivo per il comparto pesca risulta difficile o, quantomeno, scarsamente esaustivo per identificare le varie fasi che devono poi essere descritte.
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